Per la terra in cui la luce del tramonto riflette sui monti
generando aloni rosa,
del colore della pelle di un neonato,
dove un soffio caldo ammorbidisce la sera,
mi accarezza delicato;
per le mani strette, per gli sguardi che hanno rubato i miei,
per l'amore disarmante di un'accoglienza sincera,
per quegli occhi colore delle acque più pure
di profondissimo oceano,
per le voci assordanti che rimbombano ancora nelle mie vene
e che allietano tutt'ora l'andirivieni ordinario del mio sangue,
che è anche il loro;
per la casa sulla riva del lago costruita dalle mani infantili e
callose che si sono aggrappate alla mia schiena,
per la squisita casualità di legami
resi così saldi da così poche parole;
per la vita insieme
per il desiderio indistruttibile di delineare una nuova realtà
con o colori forti della speranza;
per l'Albania, deliziosamente intima e quotidiana,
dissestata dalle sue contraddizioni.
Io ringrazio.


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